Attualmente il mercato degli Ausili busti mette a disposizione vari tipi di “materiali” atti a permettere un intervento mirato al mantenimento di una postura seduta corretta in persone con disabilità. Non sempre però questa disponibilità di ausili è sinonimo di riuscita dell’intervento terapeutico, spesso chi deve valutare quale tra gli ausili a disposizione è il più adatto si trova in difficoltà.
La valutazione non dovrà rivolgersi esclusivamente a quei soggetti affetti da una situazione patologica stabilizzata (para/tetraplegici da trauma) ma anche in quelle situazioni che comportano una evoluzione della stessa (sclerosi multipla, paralisi cerebrale infantile, ecc.), in questi casi saranno da prevedere follow-up più ravvicinati nel tempo per garantire un pronto adeguamento degli ausili busti utilizzati al variare delle condizioni date del quadro patologico.
Gli ausili utilizzati, dalla carrozzina al “Sistema Postura”, dovranno avere il maggior grado di personalizzazione possibile per poterli adeguare al massimo alle esigenze degli utenti a cui verranno proposti.
Come già detto in precedenza fondamentale dovrebbe essere la precocità dell’intervento e l’individuazione degli ausili più idonei da utilizzarsi.
Per quel che riguarda il precoce intervento questo dovrebbe già avvenire durante la fase di riabilitazione dove si dovrebbe valutare quelli che sono i problemi presenti o in caso di situazioni evolutive quali potrebbero essere gli sviluppi a breve, medio e lungo termine.
Fatta quindi questa prima analisi si dovrebbe procedere alla valutazione di quali potrebbero essere gli ausili da utilizzarsi. Ognuno di questi ausili busti richiederà un intervento mirato ed una attenta valutazione per individuare quello più idoneo, saranno quindi necessarie delle prove che dovranno portare alla totale integrazione di questi tre ausili al fine di garantire la più corretta postura seduta.